Non si sentiva di certo la mancanza di un mio commento sulla situazione politica di questo periodo... però avevo voglia di scrivere qualcosa, così da potermi ricordare le sensazioni.
In uno degli stati più industrializzati e democratici del mondo emerso, un governo cade per colpa, fra le altre cose, di un politicante democristiano (no, non si erano estinti), trasformista e clientelarista come Mastella che, con la scusa della moglie agli arresti, rigira il tavolo e manda per aria milioni di euro come se fossero coriandoli. Ora mi vien da dire che, in un periodo in cui la politica si premura sempre meno degli individui e sempre più dei cosiddetti "poteri forti", Mastella ha posto, per una volta, l'attenzione sull'individuo... LUI!
Dopo questo episodio, deprecabile a mio avviso, via che parte il carrozzone della campagna elettorale, Dini (anche lui con la moglie galeotta) passa di là, Baccini di qua, Veltroni corre da solo, Silvio che si sente già la vittoria in mano e Marini che prova a fare un governo di "non si sa quale" scopo... e nel mentre passa in secondo piano l'avvertimento di Banca d'Italia sui redditi dei lavoratori. Il risultato è più o meno il seguente:
Dipendenti 0 - Autonomi 13
Non è un risultato di Rugby del Sei Nazioni, ma il moltiplicatore percentuale degli stipendi delle suddette categorie, dal 2000 ad oggi. Considerando che i prezzi sono, per fare un po' di qualunquismo, pressochè raddoppiati, fate i vostri calcoli e ditemi:
E' la situazione della casta Mastella e C. il problema, o sono altri? A pensarci c'è da farsi scoppiare la testa, ma tanto, non credo che poi così tante persone siano scosse da questi problemi, ora che è riiniziato il grande fratello...
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